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DEFINIZIONE DEL PROBLEMA E OBIETTIVI DEL PROGETTO

Lo sviluppo della tecnologia negli ultimi anni ha aumentato la necessità di una maggiore protezione dei dati personali in quanto la condivisione dei dati e la raccolta dei dati sono cresciuti in modo esponenziale e le informazioni personali rese pubbliche dai cittadini continuano ad aumentare. Inoltre, l’integrazione economica e sociale, conseguenza diretta del funzionamento del mercato, ha comportato un notevole aumento dei flussi di dati transfrontalieri anche a livello digitale, con la necessità di garantire un livello più elevato di protezione.

Il regolamento sulla protezione dei dati (regolamento UE 2016/679) e la direttiva sulla protezione dei dati personali trattati ai fini della lotta contro i reati (direttiva UE 2016/680) consentiranno l’aggiornamento e l’armonizzazione del quadro di protezione dei dati nei seguenti settori:

Evoluzione tecnologica

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il costante sviluppo tecnologico ha reso obsoleti alcuni metodi di raccolta, elaborazione e utilizzo dei dati personali, che richiedono la sostituzione con strumenti di nuova generazione

Big Data

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da molto tempo sono diventati una importante risorsa; grazie alle nuove tecniche di reidentificazione, il loro potenziale si estende anche ai dati anonimi e non solo a quelli adatti a identificare una persona. Informazioni dettagliate risultanti dall’uso di questi dati possono pregiudicare la privacy dell’interessato

Diritto all'oblio

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dalla sentenza della Corte di giustizia del 13 maggio 2014, le richieste di articoli di deindicizzazione hanno sovraccaricato i “desk” di Google e quelli delle autorità preposte alla tutela della privacy. La protezione del “diritto all’oblio” implica ripercussioni sul diritto alla libertà di espressione e di informazione. La questione è molto delicata perché, contrapponendo due diritti fondamentali – da un lato, la protezione dei dati e dall’altro il diritto all’espressione e alla cronaca – il bilanciamento degli interessi che di volta in volta devono essere valutati non può essere discrezionale ma deve rispondere a criteri precisi (ad esempio, mancanza di interesse pubblico nell’acquisizione delle notizie e non attualità delle notizie)

Social Network

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a causa dell’uso diffuso del fenomeno dei social network, le autorità pubbliche hanno ripetutamente sottolineato l’importanza di sensibilizzare gli utenti al loro uso, poiché spesso ciò che accade su Facebook ha un impatto sulla reputazione degli individui e delle relazioni personali, dando luogo a una sovrapposizione tra vita reale e vita digitale. Inoltre, una volta inseriti, i dati sfuggono al controllo dei soggetti a cui si riferiscono rendendo quasi impossibile impedirne la diffusione o ottenerne la cancellazione: spesso i dati vengono memorizzati sui server della società che offre il servizio e possono essere usati per scopi commerciali, finalità di marketing e profilazione. Pertanto, i rischi che si presentano non sono limitati a una violazione del diritto alla privacy, ma le informazioni pubblicate possono anche essere utilizzate per commettere furti di identità o tracciare password e altre credenziali

In questo contesto, un dettaglio aggiuntivo riguarda il fatto che le norme per la protezione dei dati personali in Europa non sono le stesse applicabili al di fuori del territorio dell’Unione europea.

In Europa, il diritto alla protezione dei dati personali è riconosciuto come un diritto fondamentale (il trattato di Lisbona e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea). Il problema sorge quando il responsabile del trattamento dei dati si trova in Stati che non dispongono di una disciplina simile.Il regolamento n. 2016/679 contiene una clausola che supererà il problema del “quale diritto applicare” nel caso di normative diverse, stabilendo una singola disciplina rivolta a chiunque offra beni e servizi a qualsiasi cittadino dell’Unione Europea, anche se non stabilito nel suo territorio.

Per questi motivi nasce l’idea del progetto SAFE HARBOR: cerca di affrontare il delicato problema della formazione legale degli avvocati europei per migliorare la conoscenza del diritto sostanziale e procedurale dell’UE nell’area specifica del diritto al trattamento dei dati personali, per una migliore armonizzazione tra i sistemi giuridici nazionali degli Stati membri.